Il Comune di Asti fa parte di PATRIC, rete che intende qualificare, diversificare e rinnovare l’offerta del teatro contemporaneo ad Asti. Filo conduttore è la ricerca di quegli artisti che sanno fare da ponte tra l’innovazione dei linguaggi e la fruibilità dello spettacolo.
PATRIC (Polo Astigiano per il Teatro di Ricerca e Innovazione Contemporaneo) nasce nel 2018 per creare ad Asti la visione condivisa di una strategia culturale legata al teatro di ricerca e innovazione, individuato come elemento di eccellenza e di identità per gli operatori e il pubblico locale e non. Il Comune di Asti ha individuato nel teatro una leva di crescita culturale per la città, i vari elementi creati e sostenuti negli anni hanno depositato nel tempo una relazione consolidata tra la cittadinanza e il teatro, declinato in varie forme. I cardini di questa relazione tra la città e teatro sono molteplici: il Festival Astiteatro alla sua 42esima edizione ha attratto negli anni migliaia di spettatori, il Teatro Alfieri, riaperto nel 2002, le numerosissime compagnie teatrali, le case del teatro, la residenza decennale di Teatro di Dioniso, la programmazione dello Spazio Kor dedicata a un pubblico più giovane e incentrato sulla ricerca e, da ultimo, la programmazione dedicata al circo contemporaneo diffusa sul territorio provinciale di Moncirco.
Attraverso la rete PATRIC si è voluto mettere a sistema quella parte di sistema teatrale attivo nella ricerca di dinamiche innovative e di coinvolgimento di nuovi pubblici, riunendo il Comune di Asti (Festival Astiteatro), Associazione CRAFT (Spazio Kor), Teatro degli Acerbi (@NET), Teatro di Dioniso (Parole d’Artista) e dal 2020 anche Magdaclan (Moncirco).
Gli obiettivi principali per il triennio sono di duplice natura, da un lato la crescita e strutturazione del partenariato (una politica interna di governance) e dall’altro la crescita, qualitativa e quantitativa delle azioni rivolte al pubblico.
La terza annualità di PATRIC vuole rappresentare il trampolino di lancio per una strategia di lungo periodo incentrata sul radicamento e strutturazione, anche tangibile, di PATRIC. La visione, ispirata a realtà internazionali come Avignone o Edimburgo, è orientata ad una forte presenza fisica su un territorio specifico, ma con ramificazioni di media e lunga scala, oltre alla creazione di un ponte temporale che colleghi le varie attività con un’attività culturale diversa ma connessa con tutte le componenti.